Poroshin Roman – Dr. Sacchelli


Per la sezione “Cura per lo Sportivo”, oggi intervistiamo Poroshin Roman, alzatore della Belogorie Belgorod, società pallavolistica russa, che si è sottoposto a trattamenti conservativi e riabilitativi presso il nostro centro per poter tornare a giocare senza più accusare sintomatologia dolorosa.

Ciao Roman, come stai? Com’è andata la stagione?

Buongiorno, bene grazie. La stagione è andata davvero molto bene, siamo arrivati terzi in campionato, quindi siamo molto soddisfatti.

Che sintomi accusavi? Limitavano solo l’attività agonistica o anche la quotidianità?

Avevo un’ernia alla colonna vertebrale, che interferiva con la mia vita quotidiana e ancor di più con il gioco. La sintomatologia dolorosa è peggiorata notevolmente, fino a quando ho smesso di avere sensibilità alla gamba e sono caduto.

Avevi incontrato altri medici prima di rivolgerti al nostro centro?

Si, sono stato visitato da altri medici, ma nessuno ha mai trovato la giusta cura.

Una volta giunto presso il nostro centro, ti sei sottoposto a chirurgia infiltrativa e a sedute di riabilitazione sia in palestra che in acqua: com’è stato questo percorso?

Sono rimasto due settimane a Piacenza, sotto la supervisione del Dottor Massimo Ferrari e del suo team, per poter prendere dimestichezza con gli esercizi che dovevo svolgere: è stato un lavoro molto lungo, che è proseguito anche una volta tornato a casa.

Grazie alla combinazione di riabilitazione e infiltrazioni, ho potuto riprendere in mano la mia vita, sia privata che agonistica.

Hai più accusato sintomatologia dolorosa?

Fortunatamente no: nonostante le numerose partite e i voli, ho continuato a lavorare sul mio fisico e ciò mi ha permesso di avere ottime prestazioni.

Grazie per averci raccontato la tua storia clinica e in bocca al lupo per la nuova stagione!

Grazie a voi, al Dottor Sacchelli, al Dottor Ferrari e a tutto il suo team: uno staff medico veramente competente e professionale che ha saputo gestire il mio caso clinico in maniera eccellente, facendomi anche ricordare con infinito affetto il mio soggiorno italiano.